A gennaio avevano aggredito a calci e pugni e rapinato alla stazione ferroviaria di Lavinio un giovane immigrante pakistano ospitato in un centro di accoglienza del territorio. Dopo cinque mesi di serrate indagini gli uomini del Commissariato di polizia di Anzio diretti dal dirigente Andrea Sarnani hanno arrestato su disposizione del Gip del Tribunale di Velletri un diciannovenne di Nettuno; al ragazzo sono stati concessi i domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico. Per il giovane, che in passato era finito in una indagine relativa all’aggressione di un minorenne alla stazione ferroviaria di Nettuno, sono state mosse le accuse di rapina aggravata in concorso e lesioni personali; per gli stessi reati è stato denunciato un minore, anche lui italiano, ma residente ad Anzio, che durante l’aggressione si era impossessato del telefono rubato al ragazzo pakistano. La vittima era stata poi trasferita all’ospedale romano San Camillo con uno zigomo fratturato e trenta giorni di prognosi. Risultati estranei all’aggressione altri cinque giovanissimi, tutti identificati, che erano in compagnia dell’arrestato e del denunciato.