Più che fare il porto, la Capo d’Anzio si conferma una società accumulatrice seriale di debiti. La regione Lazio ha infatti disposto il recupero coattivo nei confronti del Comune di Anzio di 194.000 euro più interessi. Si tratta del costo dell’intervento di escavo dei fondali del bacino portuale di Anzio che dovevano essere eseguiti dalla Capo d’Anzio, ma che invece sono stati fatti dalla Regione – ricordiamo che il bacino portuale è della Regione che lo ha dato in concessione alla Capo d’Anzio – anticipando spese ed intervento per conto della società partecipata che non aveva disponibilità economica per eseguirli. La regione ha dunque presentato il conto e chiesto la restituzione di 194.000 euro più interessi al Comune che ha la maggioranza delle quote del carrozzone Capo d’Anzio che dovrebbe realizzare il nuovo porto ormai da quasi 25 anni.
“Purtroppo – spiega il capogruppo del Movimento 5 Stelle di Anzio Rita Pollastrini – la partecipata del Comune di Anzio si rivela per quello che è: una grande scatola vuota di utilità e colma di debiti che aumentano ogni giorno di più. E Intanto il nuovo Presidente Ugo Marchetti è alle prese con il bilancio 2018 non ancora approvato”.
Anzio, escavo del porto: la Regione chiede indietro al Comune 194.000 euro anticipati per eseguire l’intervento
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