Tutto filava abbastanza tranquillo durante il consiglio comunale, quando si è arrivati al punto riguardante il bilancio consolidato, che altro non è che la situazione patrimoniale di un gruppo, formato in questo caso dall’ente comunale e la sua partecipata, la Poseidon, con i due bilanci, già chiusi e approvati precedentemente, messi insieme. La questione era già passata in commissione e non sembrava ci potessero essere particolari problemi, fino a quando la stessa maggioranza non si è complicata la vita da sola. E’ intervenuta infatti la consigliera Elisa Mauro per presentare una domanda all’assessore. Domanda già pronta e concordata, tanto che era già stata messa per iscritto così come era già stata scritta la risposta, che l’assessore Ilaria Coppola ha successivamente letto dai suoi appunti. E’ stato chiesto, infatti, da cosa nascesse una sopravvenienza passiva di circa 37mila euro sul bilancio della Poseidon, che veniva evidenziata se confrontata con quello dell’ente comunale. In un primo momento si è quindi parlato di semplice disallineamento tecnico, una situazione normale quando si mettono a confronto due bilanci; la risposta letta dall’assessore Coppola ha però aperto uno scenario del tutto nuovo. Nel suo testo già pronto ha infatti parlato di “anomalia non segnalata all’amministrazione” e che risulterebbe che “la fattura (dalla quale nasce il disallinamento, ndr) è stata emessa in difformità rispetto ai disciplinari“. “Se così fosse – aggiunge l’assessore nel suo testo – significherebbe che la tenuta della contabilità della società partecipata non sarebbe corretta“, aggiungendo poi che, visto che l’amministrazione non è stata resa edotta di questa problematicità né dall’amministratore della società nè dal revisore dei conti, verrebbe meno la fiducia nei confronti degli organi di governo della partecipata.
Insomma, l’impressione è stata quella di volersi aprire così la strada ad una motivazione per l’allontanamento del presidente della Poseidon Gaetano Cosenza, nonostante la nomina di un nuovo amministratore sia comunque nelle facoltà della nuova amministrazione, rappresentando un ruolo fiduciario.
Da semplice disallineamento tecnico la differenza di cifre fra i due bilanci è però diventata un problema di fatture difformi, cosa ovviamente molto diversa e anche più grave, tanto da far tornare sui suoi passi l’opposizione, che ha ripetutamente chiesto di conoscere in maniera più approfondita la natura di questa differenza di 37mila euro. Dalla maggioranza nessuna risposta chiara, se non l’assicurazione che si fosse già al lavoro per scoprirne la causa, al momento ancora non chiara del tutto. L’opposizione ha quindi scelto di abbandonare l’aula al momento del voto sul punto, votato in maniera favorevole da tutta la maggioranza, anche se non senza qualche dubbio al suo interno, tanto da far dichiarare al neocapogruppo della Lega Lorenza Alessandrini che “manteniamo il voto favorevole nonostante qualche preoccupazione. Non vorrei che questa situazione sia l’evidenza di un mancato controllo e che potrebbe in futuro portare a debiti fuori bilancio“.