Nove giocatori contati per affrontare il Bologna. Questa sera sul diamante del Borghese il Nettuno Baseball City schiera addirittura i due coach Massimiliano Masin all’esterno e Fabrizio Ludovisi in prima base. E’ il risultato del massiccio sciopero dei giocatori che non si sono presentati al “Borghese”: assenti la maggior parte degli stranieri e anche alcuni italiani tra i quali il capitano Giuseppe Mazzanti. E’ il risultato di una situazione di tensione nella società dopo l’uscita del dirigente Simone Pillisio che, entrato nei quadri societari quattro mesi fa, aveva garantito la copertura degli stipendi dei giocatori stranieri, salvo ripensarci e mollare: stipendi in ritardo, casse vuote, futuro incerto e la decisione di molti giocatori di disertare le partite contro Bologna. E questa sera davanti allo sciopero, la decisione della società di schierare Masin e Ludovisi per arrivare a nove, non perdere la partita e subire una multa. Interbase gioca Milvio Andreozzi che come noto è un lanciatore; gli altri in diamante sono i fratelli Carbella, Orefice, Taurelli, Sparagna e Taschini. Gara 1 è iniziata con un’ora di ritardo e si sta giocando in un clima surreale davanti ad almeno 500 tifosi increduli. Dopo i segnali di ripresa del movimento con l’entrata di Pillisio in società arriva la doccia fredda dello sciopero. Che con tutta probabilità rappresenta l’anticamera della fine del baseball a Nettuno. Già, Nettuno la città del Baseball. Una volta.
Per la cronaca il Bologna ha vinto il primo match 11 a 1 al settimo inning per manifesta superiorità.