In attesa dell’incontro pubblico promosso da Legambiente e della convocazione della commissione Trasparenza per fare chiarezza sul bando pubblico per la convenzione sulla spiaggia di Lido dei Pini che ha sollevato un vespaio di polemiche, anche il Pd di Anzio dice la sua. E si schiera a favore della convenzione proposta dall’Amministrazione.
“Anzio può essere come Formentera. Un bene comune qual è l’ambiente costiero non deve restare affare ’per pochi’ ma deve essere tutelato a beneficio della comunità intera – commenta la capogruppo Anna Marracino – Si possono trovare modelli di gestione attenta sia alle esigenze dei bagnanti che a quelle dell’ambiente, ed è in parte questa la differenza tra concessione e convenzione. Esistono modelli possibili, dunque, sia in Italia che nel resto del Mediterraneo, in grado di raggiungere obiettivi di tutela di un bene comune, e questo è lo spirito della stipula di convenzioni“.
Secondo Marracino, così come ribadito dal sindaco candido De Angelis, la firma della convenzione su un tratto di 1500 metri consentirebbe ai bagnanti di avere “servizi di assistenza e di salvataggio, servizi igienici, accessibili anche alle persone diversamente abili, servizi di pulizia assicurati almeno una volta al giorno. Uno o più percorsi fino alla battigia per la fruizione dell’arenile anche da parte delle persone diversamente abili, cosa che tanti stabilimenti balneari ancora non hanno, raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti nonché pulizia degli appositi contenitori assicurate almeno una volta al giorno, noleggio di attrezzature (ombrelloni e sdraio) solo a richiesta, e con divieto di pre-posizionamento“. Per la consigliera, dunque, “quanto previsto dagli artt. 6 e 7 lettera b) del Regolamento della Regione Lazio è la soluzione migliore a tutela del demanio marittimo, anzi sarebbe auspicabile l’estensione di tale pratica a tutte le spiagge ‘libere’. Bene dunque la stipula della convenzione, ma a latere della stessa dovranno assolutamente essere intensificati i controlli, anche perché le statistiche inequivocabilmente attestano l’altissima percentuale di illeciti che viene riscontrata ogni qualvolta questi vengono esercitati. Pertanto nell’attesa di un riassetto del sistema è quantomeno doveroso e obbligatorio far sì che le regole fissate vengano rispettate”.
Seppur favorevole, la Marracino sottolinea però che “i tempi di pubblicazione e di adesione al bando sono troppo a brevi. E data l’importanza e la valenza dell’iniziativa, sarebbe auspicabile, se non addirittura necessario, che i tempi di scadenza vengano prorogati tanto da permettere agli eventuali interessati uno studio di fattibilità più completo ed esaustivo. Spero, infine, che la firma della Convenzione sia d’auspicio all’approvazione del P.U.A. nel quale spero che tale tipo di Convenzione sia estesa a tutti gli altri tratti di spiagge libere del nostro litorale“.