Il teatro comunale di Nettuno

Un atto di citazione in giudizio per danno erariale per il mancato completamento dei lavori del teatro comunale è stato emesso dalla Sezione Giurisdizionale del Lazio della Procura Regionale della Corte dei Conti nei confronti dell’ex dirigente dell’Area lavori pubblici del comune di Nettuno Stefano Petrucci e del dirigente comunale Gianluca Faraone all’epoca dei fatti, tra il 2009 e il 2011, responsabile dell’Area economico finanziario e direttore generale dell’Ente. L’accusa della magistratura contabile, come scrivono gli investigatori della Guardi di Finanza di Nettuno che hanno eseguito le indagini, contesta “un ingente danno erariale in relazione a gravi irregolarità inerenti alla procedura di realizzazione del I Lotto Funzionale del teatro comunale”. Alla luce degli elementi raccolti dalle Fiamme Gialle, la Corte di Conti aveva contestato, nel luglio del 2018, ai due dirigenti di aver determinato, con la loro condotta, un danno alle casse del Comune di Nettuno pari a complessivi € 1.726.236,43, invitandoli a fornire le loro deduzioni in merito. Le successive memorie difensive depositate dai dirigenti non hanno intaccato il quadro probatorio fornito, a loro carico, dagli investigatori, cosicché la Procura Regionale della Corte dei Conti ne ha disposto la citazione in giudizio mantenendo inalterata la contestazione di Danno Erariale già formulata.

L’appalto costituiva il primo step per la realizzazione del teatro: prevedeva la costruzione dell’edificio e delle dotazioni impiantistiche minime, tali da consentire una utilizzazione, ad un numero massimo di 400 persone, come spazio prove per attività teatrali, musicali o di ballo. Con un successivo appalto sarebbero state realizzate ulteriori dotazioni tecniche per il completamento dell’opera. Il progetto doveva essere finanziato al 60% con un contributo della Regione Lazio ed il 40% con un mutuo concesso al Comune di Nettuno dalla Cassa Depositi e Prestiti. Tuttavia, come rilevato dai finanzieri della Compagnia di Nettuno nel corso degli accertamenti coordinati dalla dottoressa Rosa Francaviglia, Vice-Procuratore generale dell’Autorità Giudiziaria Contabile, gravi ritardi nella progettazione e nell’avvio della gara d’appalto per l’affidamento dei lavori, imputabili all’Amministrazione comunale, hanno causato la perdita del contributo regionale di 1.250.000 euro. A questo punto, nonostante l’assenza di copertura finanziaria per la realizzazione dell’opera, espressamente comunicata dalla Regione Lazio, il Dirigente dell’Area Lavori Pubblici pro tempore, con l’avallo del Dirigente dell’Area Economico-Finanziaria (nonché Direttore Generale) pro tempore, invece di reperire nuove risorse prima di formalizzare contratti nei confronti di terzi, procedeva con l’assegnazione dei lavori e la sottoscrizione del relativo appalto, attestando falsamente nel Bilancio dell’Ente l’esistenza del contributo regionale ormai revocato.

Di conseguenza, il Comune di Nettuno ha dovuto far fronte ai costi per la realizzazione dell’opera con propri fondi ordinari, normalmente destinati alle spese correnti, attingendo in maniera rilevante ad anticipazioni di cassa, determinando l’ulteriore aggravio del pagamento dei relativi interessi passivi. L’esorbitante impegno finanziario, non previsto e non dovuto dall’Ente locale, impediva il reperimento delle somme necessarie alla messa in sicurezza dell’area e al suo allestimento per le funzionalità minime previste dalla realizzazione del I Lotto Funzionale. Pertanto, l’opera rimaneva inutilizzata ed inutilizzabile, peraltro subendo nel tempo numerosi atti vandalici e determinando ulteriori spese a carico dell’Ente per il relativo ripristino. Veniva inoltre vanificata anche la parte di costo dell’opera finanziata dal mutuo di Cassa Depositi e Prestiti.

Va detto che, nel 2017, l’ex amministrazione comunale 5 Stelle guidata da Angelo Casto era riuscita a recuperare il finanziamento regionale andato perso e a ripartire con la procedura per la realizzazione del teatro comunale.