E’ una storia orribile quella venuta alla luce oggi ad Anzio con l’arresto per violenza sessuale sulla figlia sedicenne di un militare di 45 anni. Un’accusa pesante che, come hanno accertato gli uomini della Polizia locale che hanno svolto le indagini, andava avanti da almeno cinque anni. E’ stato un vero calvario per la vittima. La storia è emersa alcuni giorni fa quando la ragazzina si è confidata a scuole con un’insegnante. A quel punto la direzione scolastica ha allertato i servizi sociali del comune di Anzio. E la Procura di Velletri ha avviato le indagini svolte dalla Polizia locale con tutte le cautele possibili. La madre della vittima è stata messa al corrente della situazione e ha riferito di non essersi mai accorta di nulla e che la figlia non le aveva mai nemmeno fatto capire la sua situazione di disagio e sottomissione al padre.
L’adolescente è stata quindi ascoltata dalla Procura in audizione protetta dove, davanti allo psicologo forense, ha ripercorso il calvario delle violenze subite negli ultimi cinque anni ad opera del padre. L’uomo, che si sta separando della moglie, sfruttava una casa presa in affitto per usare violenza sulla figlia. E questa mattina, in seguito all’ordinanza di misura cautelare emessa dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Velletri Ilaria Tarantino, nei suoi confronti sono scattare le manette.
“Una storia sconvolgente che, temo, abbia segnato la vita di questa ragazzina – spiega il comandante della Polizia locale di Anzio Sergio Ierace – Al momento dell’arresto, che abbiamo eseguito sul posto di lavoro, l’uomo non ha manifestato alcuna reazione ed è rimasto in silenzio”. L’attività eseguita in questa storia dalla Polizia locale di Anzio è il risultato di una collaborazione con i servizi sociali, come previsto dal protocollo interistituzionale siglato un anno fa dai trenta sindaci della giurisdizione di Velletri e firmato dal Procuratore di Velletri Francesco Prete e dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.