
Siamo certi che, benevola, la Madonna delle Grazie abbia voluto attendere con il sorriso Clemente, uno dei pilastri della Confraternita a lei dedicata. Proprio per stare vicino a lui Nostra Signora delle Grazie ha addirittura ritardato la “risalita” al centro della navata, tra San Rocco e San Sebastiano. E’ stata una funzione religiosa commovente, partecipata, sentita, composta. In tanti hanno voluto stringersi alla moglie e ai figli di Clemente Trippa, ex giocatore del Nettuno Calcio, esponente di spicco della Confraternita di Nostra Signora delle Grazie, amato e stimato, venuto a mancare dopo una lunga malattia a 60 anni.
“Non dobbiamo avere turbamento – ha detto il celebrante nell’omelia – anche se la morte è difficile da accettare. Ma Gesù ci rassicura “non sia turbato il vostro cuore abbiate fiducia in me”. E ha evidenziato la posticipazione della “risalita” della della Madonna delle Grazie al centro della navata: “Un gesto di fede e di amore – ha spiegato – in onore di Clemente. Sono certo che la Madonna lo avrà preso per mano e lo avrà accompagnato al cospetto di Dio. La morte è l’inizio dell’eternità e Clemente è nell’eternità nella comunione dei Santi”.
Al termine della funzione religiosa i figli Florinda, Lorenzo e Riccardo hanno voluto ricordare il loro papà. E’ stata la ragazza a ricordarlo. Ha voluto ringraziare tutti coloro, parenti e amici, che sono stati vicini alla famiglia durante il doloroso percorso della malattia e nel momento del distacco di Clemente. “Mio padre – ha detto Florinda – era speciale, era un uomo di altri tempi, semplice, buono nel cuore che ci ha insegnato la vita, il rispetto, l’umiltà, l’amore per il prossimo, la famiglia e il lavoro. Grazie, scusa, permesso, posso: questo è stato il suo insegnamento. E’ stato punto di riferimento per nostra madre alla quale non ha mai fatto mancare nulla finché le forze glielo
hanno consentito. Andremo avanti per lui e ringraziamo Dio e la Madonna che ce lo hanno donato”.
Riccardo Trippa ha quindi chiesto ai presenti di fare delle donazioni al reparto di Ortopedia dell’I.F.O. a Roma. Ha quindi preso brevemente la parola il presidente della Confraternita Giancarlo Cardinale: “Ciò che hai dato alla Confraternita – ha detto commosso – è quello che ci lasci, grazie Clemente”, ha detto commosso. Quindi Francesco Marzoli, a nome della Confraternita lo ha ricordato. “Quando l’anno scorso allo scoccare dei 60 anni che ti escludeva dalla possibilità di incollare la Madonna dicesti che non ci avresti mai lasciato – ha detto Marzoli – E anche domenica, in processione, eri con noi. Te ne se andato in un periodo dell’anno che amavi tanto e siamo certi che la nostra Madre ti ha accolto con un sorriso. Ci sei mancato, ci machi, ci mancherai. Lavoravi il ferro ma avevi un cuore tenero. Siamo convinti che resterai sempre con noi a fianco di Nostra Signora delle Grazie. Ciao Clemente”. Al termine della cerimonia il feretro è uscito dal santuario sulle note struggenti del brano dedicato alla Madonna delle Grazie e intonato dagli incollatori e dai fedeli.