Resta alta l’attenzione sulla crisi politica di Nettuno tanto che il sindaco Angelo Casto ha chiesto un incontro ai consiglieri comunali firmatari nei giorni scorsi di 4 lettere di sfiducia. Un incontro che ci sarà nelle prossime ore e che avrà l’obiettivo di sanare i dissidi che da qualche settimana stanno dominando il panorama politico della città.
La decisione del primo cittadino segue l’altro documento, in risposta a quello dei quattro dissidenti, firmato da 10 consiglieri: Sara Bonamano, Donato Gallina, Gianluca Latini, Roberto Lucci, Claudio Monti, Chiara Pittoni, Laura Pizzotti, Katia Ricci, Diego Tortis ed Eleonora Trulli, i quali in difesa del primo cittadino e “dei rappresentati legittimamente eletti di questa città“, apostrofano i colleghi e li invitano ad un confronto di maggioranza. “Non possiamo accettare che quattro paladini dell’etica dell’ultima ora, che prima delle “idi di marzo” nulla avevano mai recriminato, si permettano di ledere i nostri diritti di donne e uomini prima, e di politici poi, accusandoci di non meglio specificati fatti e comportamenti che invece avrebbero richiesto una più puntuale spiegazione all’interno della maggioranza sia come atto dovuto, oltre che di coraggio – si legge nella nota – Non possiamo certo tacere sulla distorta percezione della realtà che nei cittadini potrebbero ingenerare espressioni come “corrente” o “gruppetti” quando ci si rivolge a 10 consiglieri che, come invece è nell’ordine delle cose, rappresentano senza ombra matematica di dubbio la maggioranza, sia secondo le più elementari regole della democrazia, sia alla luce di quel regolamento interno che, lo ricordiamo a noi stessi prima che ai 4, trova quale prima regola condivisa e votata da tutti l’assoluta riservatezza, puntualmente violata con ripetuti comunicati di mera lamentela. Non abbiamo “chiesto la testa di nessuno”, ma solo manifestato un disagio e rappresentato dei fatti che apparirono chiari già un anno fa in occasione dell’incontro con l’onorevole Alfonso Bonafede il quale fu cristallino nell’ammonire che il M5S non è un “poltronificio” invitando coloro che già erano titolari di una carica, elettiva o no, a non aspirare ad altre e superiori cariche in corso di mandato“.
Insomma, dinanzi alle ipotesi paventate sulle candidature di esponenti a 5 Stelle di Nettuno, i consiglieri hanno quindi espresso “una libera manifestazione di volontà, precisando che non avremmo tollerato né allora né in futuro che con atti dettati da mero spirito personalistico qualcuno potesse minare i principi del Movimento 5 Stelle, mettendo così alla berlina la nostra integrità e libertà politica. La libertà non è solo un diritto, è anche un dovere! Infine, ribadiamo la nostra fiducia incondizionata al Sindaco, convinti che Angelo Casto sia il miglior sindaco che questa città possa avere, come a lui mostriamo tutta la nostra solidarietà per quello che oggi appare, più o meno trasversalmente, l’ennesimo attacco alla sua persona, per il quale chiediamo ai nostri colleghi immediate e pubbliche scuse“. Infine l’invito ai colleghi dissidenti, invitati ad una riunione di maggioranza anche pubblica affinché “sui lamentati temi si pervenga a nuova e definitiva votazione“.