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Nettuno, i giovani e la Costituzione: se ne è discusso in Comune

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Tanti alunni hanno partecipato questa mattina all’evento “Costituzione: Signora d’Italia”, promosso congiuntamente dal Comune di Nettuno e dall’Università Civica “Andrea Sacchi”, oltre che patrocinato dal Garante e dall’AIMMF. L’iniziativa si è svolta presso la sala consiliare e ha rappresentato il nuovo inizio delle attività dell’istituzione civica comunale che è attualmente in fase di programmazione didattica.
Oltre ai giovani studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio nettunese erano presenti anche: il sindaco Angelo Casto, il giudice onorario del tribunale per i minorenni di Roma e segretario per Roma dell’Associazione Magistrati Minori e Famiglia Raffaele Focaroli, l’assessore Guido Fiorillo, il presidente dell’università civica Roberto Fantozzi, il direttore dell’università civica Chiara Di Fede e il Garante Regionale per l’infanzia e per l’adolescenza Jacopo Marzetti.
I bambini presenti hanno avuto modo di conoscere tutte le autorità civili e di discutere insieme al loro di un anniversario storico importante, quello dei 70 anni dalla Carta Costituzionale. “In questa giornata vorrei cercare di riportare al centro dell’attenzione di voi ragazzi quelle cose che non sono solo della costituzione ma anche quei diritti riconosciuti del fanciullo – ha detto il Garante – Voi ragazzi, oltre alla costituzione, avete delle garanzie internazionali che vi danno diritti e doveri. Oggi nel mondo mediatico vorrei ricordare che uno dei diritti per voi ragazzi è quello dell’ascolto. Voi dovete essere ascoltati, voi dovete pretendere che i vostri genitori, le istituzioni, le scuole e i vostri maestri vi ascoltino. Voi dovete parlare, non vi dovete fermare a scrivere né con i telefonini né con gli strumenti che oggi avete a disposizione e che oggi sono comunque importanti”.
Io – ha proseguito Marzetti – non sono uno di quei genitori che vede i telefonini e internet come qualcosa di negativo, sono strumenti che vi sono stati dati per essere utilizzati in modo positivo non solo per giocare o scherzare ma devono essere strumenti per studiare, per conversare con persone che stanno dall’altra parte del mondo, per avere la possibilità di riconoscere quanti articoli fanno parte della nostra costituzione. L’importante è che questi strumenti vengano utilizzati bene e bisogna stare attenti a chi li utilizza in modo negativo perché purtroppo ci sono delle persone che utilizzano questi strumenti per offendere una persona e voi avete il diritto di dirlo alle vostre famiglie e ai vostri amici. Voi – ha concluso – avete il diritto di comunicare ciò che vi può far stare male”.
I ragazzi nel corso di questa giornata, dedicata anche a tutte le donne, hanno potuto esporre alcuni lavori svolti in classe e che avevano come tema centrale la Costituzione italiana.