Antonio Angelini

L’autopsia non chiarisce la morte del giovane Antonio Angelini, ma esclude da ogni responsabilità il medico curante Fulvio Brenci che era stato indagato per omicidio colposo dalla Procura della Repubblica Velletri dopo l’esposto presentato dai famigliari del ragazzo e la richiesta del loro legale di riesumare il corpo per eseguire l’autopsia. E’ quanto emerge dai risultati dell’esame autoptico eseguito due mesi fa e depositati dal medico legale Vincenza Liviero, nominato dalla Procura, sul corpo del giovane ventiquattrenne di Nettuno morto la notte del 6 giugno scorso nella propria abitazione.

Da alcuni giorni il ragazzo soffriva di una forma influenzale, con presenza di placche e febbre alta, curata dal medico prima con antipiretici e poi con terapia antibiotica. Nella notte tra il 5 e il 6 giugno la situazione è precipitata e il giovane si è spento in pochi minuti. Nelle conclusioni il medico legale scagiona il dottor Fulvio Brenci da ogni responsabilità.

Alla luce delle ipotesi patogenetiche – scrive la dottoressa Vincenza Livierola morte dell’uomo non è da porre in nesso di causa con la condotta del dottor Brenci, che appare esente da profili di censura. L’evenienza letale che si è verificata non era prevedibile a fronte di una modesta manifestazione febbrile… né tantomeno prevedibile essendo stato l’evento improvviso e inatteso”.