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Anzio, Bruschini sbotta: “Sono stanco del sarcasmo sulla mia persona. Fiero di essere il sindaco di questa importante città. Vado avanti”

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Una conferenza per chiarire la sua posizione alla stampa ma soprattutto per rispondere a quanti sui social lo stanno additando. Il sindaco Luciano Bruschini stamattina a Villa Sarsina ha voluto incontrare i giornalisti e snocciolare gli ultimi eventi che dalla scorsa settimana stanno infiammando la città: gli arresti dell’ex assessore all’Ambiente Patrizio Placidi, di un consigliere comunale, di un funzionario e del dirigente Walter Dell’Accio.

Non sono qui per sminuire quanto sta accadendo – ha esordito il primo cittadino – quanto per fare chiarezza e rispondere a quanti, soprattutto sui social, stanno strumentalizzando oppure stanno facendo inutile sarcasmo sulla mia persona. Sono dispiaciuto e tanto per queste ultime vicende soprattutto per la città di Anzio che sicuramente non merita questa pubblicità su fatti che sono molto più ridotti dell’eco che si sta avendo a livello mediatico. Ma io sono una persona perbene”. Per questo non ci sta a guardare in silenzio “questo gioco che pensa di mandare tutti nel calderone“. Ma è soprattutto a chi sui social utilizza l’hashtag #nzagnende, che Bruschini vuole rispondere: “Mi chiedono come facevo a non sapere? Ma perché avrei dovuto sapere? Tutti ignorano il funzionamento dell’ente pubblico dove la legge proibisce al sindaco di conoscere i nomi di chi vince le gare, le procedure spettano agli uffici e la responsabilità ricade nelle mani dei dirigenti che materialmente firmano le determine. Per quanto mi riguarda sono fiero di aver fatto il sindaco in una città tanto importante qual è Anzio e vado fiero soprattutto del fatto che in 13 anni in cui sono stato primo cittadino non ho mai avuto a che fare con la Magistratura. Anzi quando ho sentito qualcosa di strano in Comune per primo sono andato dai carabinieri e mai mi sono sottratto alle mie responsabilità“. Non lo fa nemmeno ora con il terremoto giudiziario che ha investito Anzio in due diverse inchieste portate avanti dalla Procura di Velletri e da quella di Latina che però ruotano intorno all’ex assessore all’Ambiente e al dirigente della stessa area. “Chi ha sbagliato deve pagare ma sarà la Magistratura a dare le risposte. In questo momento abbiamo un settore importante senza guida, ci sono atti da firmare compresi quelli relativi al pagamento della ditta che opera nella raccolta differenziata. Stiamo studiando una soluzione che ci faccia uscire dall’impasse a livello tecnico mentre dal punto di vista politico la delega rimane nelle mie mani che la terrò fino alla fine della consiliatura“. E proprio in vista della fine del mandato Bruschini conclude ribadendo che andrà avanti, senza paura. “Sono sereno e non ho nulla da nascondere“. Intanto il dirigente – sul quale Bruschini dice di essere disposto a mettere non una bensì due mani – è stato revocato dal suo incarico. Così come l’assessore all’Ambiente neo nominato Massimiliano Marigliani, mandato a casa in quanto “in un post l’ex assessore Placidi, anche lui da me revocato, aveva specificato che era un uomo di sua fiducia“. Su patrizio Placidi il sindaco non ci metterebbe sopra nemmeno una mano “perché se ha avuto rapporti con le ditte come dicono allora vuol dire che quello non era il suo ruolo“.

Mercoledì prossimo il sindaco relazionerà in consiglio comunale convocato anche per prendere atto della sospensione, temporanea, del consigliere Donatello Campa che andrà sostituito con il primo dei non eletti nel 2013.