Home Cronaca Biogas, nasce il coordinamento Uniti per l’ambiente: stasera la riunione a Sacida

Biogas, nasce il coordinamento Uniti per l’ambiente: stasera la riunione a Sacida

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E’ in programma per oggi pomeriggio alle 18,30 presso il locale Aq Antium di via Stradone del Sandalo l’incontro tra comitati contrari alla realizzazione delle centrali biogas nel triangolo Lavinio, Sacida e Padiglione. In previsione della seconda Conferenza dei servizi in Regione sul secondo impianto (il primo di via della Spadellata è praticamente in procinto di essere costruito) prevista per il 17, il Comitato per Lavinio, il Comitato Cittadini Sacida, Legambiente, Lavinio No biogas e Atena hanno costituito un coordinamento attivo per stabilire un’azione concreta e comune da portare avanti nelle prossime settimane. Non sembra esclusa anche una manifestazione di protesta sotto i cancelli della Regione con lo slogan “Anzio, No pattumiera di Roma“.
In un fazzoletto con raggio di 300 metri, in una zona industriale che industriale non è più – si legge in una nota congiunta delle associazioni cittadine – si prospetta la realizzazione di tre centrali di trattamento rifiuti di cui due per produrre biogas da materiale organico e una come deposito di stoccaggio e trattamento. La zona di Lavinio-Padiglione-Sacida diventerebbe la grande pattumiera di Roma con la più alta concentrazione di rifiuti trattati di cui si è a conoscenza”. Con l’intento di accendere i riflettori anche sul degrado che deriverebbe dalla realizzazione degli impianti, stamattina una delegazione del coordinamento Uniti per l’Ambiente ha incontrato il Dirigente dell’Ufficio Prevenzione della Asl di Roma 6 Roberto Giammattei al quale sono state riferite tutte le motivazioni che sono alla base del no alle centrali biometano sul territorio, compresa la presenza della scuola Angelita a meno di 300 metri che ricadrebbe nel baricentro del triangolo rifiuti se tutti e tre gli impianti venissero autorizzati. “Il grido di dolore dei cittadini è stato recepito dal Dirigente che ha promesso il massimo impegno in difesa della salute pubblica pur nel contesto di una normativa che tutti riconoscono carente“.