Duro scontro tra il sindaco Bruschini ed il rappresentate della Camassa. C’è bisogno di più passaggi di raccolta
Sull’emergenza rifiuti ad Anzio è stato un faccia a faccia durissimo quello tenutosi ieri in Comune tra il sindaco Luciano Bruschini e il rappresentante della Camassa Ambiente, la società che cura il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e che da alcuni mesi è commissariata dalla Prefettura di Bari perché raggiunta dall’interdittiva antimafia. Esautorando di fatto l’assessore Patrizio Placidi che ha competenza sulle politiche ambientali, il sindaco Bruschini ha ribadito che a cavallo di Ferragosto, per diversi motivi, 34 lavoratori della Camassa erano assenti; ha quindi presentato un elenco dettagliato dei disservizi, rispetto a quanto stabilito dal capitolato d’appalto comminando alla ditta una sanzione di 350mila euro.
Nella riunione ha quindi chiesto al rappresentante dei tre commissari nominati dalla Prefettura di Bari di aumentare il passaggio dei mezzi per la raccolta dei rifiuti anche nelle ore serali e notturne per ridare in tempi rapidi il giusto decoro alla città. Durante l’incontro è emerso anche che molti mezzi della Camassa siano fuori uso e, dunque, inservibili per svolgere il servizio.
Resta comunque una situazione di tensione che non esclude la possibilità che l’amministrazione comunale di Anzio possa procedere unilateralmente alla recessione del contratto con Camassa ambiente, come ha fatto lo scorso mese il comune di Nettuno con la IPI – pure commissariata, ma dalla prefettura di Roma – sostituita con una società di Avezzano fino alla fine dell’anno.