E’ polemica ad Anzio dopo la stesura del piano di lottizzazione convenzionata relativo all’area della Vignarola, pubblicato in questi giorni dal Comune.

A voler accendere i fari sulla vicenda e attirare l’attenzione pubblica sulla necessita’ di salvaguardare uno degli ultimi lembi verdi del territorio, è oggi Sinistra Senza Aggettivi la quale, insieme a tanti altri gruppi che si sono spesi per la difesa della Vignarola, vorrebbe un futuro diverso per il parco. All’interno del piano, rende noto l’associazione, sarebbero presenti una serie di incongruenze e, per tali motivi, spetterebbe alla Procura rileggere quanto approvato dal comune di Anzio.
La più eclatante violazione messa in luce dall’associazione riguarda la cubatura prevista dal piano di lottizzazione che sembrerebbe tre volte superiore a quella prevista dal Piano Regolatore Generale che alla tavola C – Calcolo degli standard – prevede per l’area in questione la possibilità di realizzare 20.000mq di superficie utile, contro i 63.000 previsti dal piano di Lottizzazione.

Esistono una serie di incongruenze tecnico-urbanistiche che in questa sede sarebbe troppo lungo spiegare – si legge in un comunicato del responsabile dell’associazione Enzo Toselli, al quale preme in particolar modo evidenziare che “Un’area di particolare pregio ambientale per Anzio sta per essere urbanizzata ricorrendo ad un escamotage, che però è stato smascherato grazie alle iniziative del Comitato della Vignarola e di Lega Ambiente Anzio-Nettuno, che sembrerebbe disattendere precise norme urbanistiche che interessano più la Procura che la Regione. Il Comitato per la Vignarola ha già presentato un ricorso al Tar contro la delibera della Giunta municipale, ed è auspicabile che vengano intraprese ulteriori iniziative per sconfiggere l’arroganza di chi si crede padrone di Anzio e poter così salvaguardare un lembo di territorio ancora vergine e, insieme a Tor Caldara, mantenere viva la possibilità di realizzare un unico parco urbano – prosegue la nota – In questa battaglia è decisivo l’apporto dei cittadini e delle Associazioni, ma sarebbe opportuno che anche le forze politiche di opposizione, finora troppo silenziose, facessero sentire la loro voce con  più forza“, conclude Toselli.