Grande sorpresa stamattina per i residenti di Anzio centro quando si sono resi conto che le isole ecologiche – quei grossi container posizionati in cinque punti strategici della città – miracolosamente hanno iniziato a funzionare. Immediato il tam tam e le prove tecniche di apertura, smaltimento rifiuti e chiusura dei bocchettoni. Evviva. Sono solo tre anni che si attende un provvedimento definitivo per la differenziata in centro.
Peccato però che quei rifiuti che sono stati inghiottiti dalle isole poi finiscano a terra dove, come è possibile vedere dalle foto, non esistono separatori che li differenziano. Non solo, osservano gli utenti, l’apertura è subordinata all’inserimento della tessera sanitaria ma a quanto pare non è necessario essere residente al centro storico. Come per magia, infatti, i container si aprono anche per chi risiede in periferia.
Insomma ci sono voluti due mesi esatti, tra l’altro il cartello “galeotto” che avvisa l’utenza dell’avvio delle isole il 22 agosto è ancora in bella mostra, e a tutt’oggi siamo da capo a dodici. Una vicenda tutta “anziate” che ha veramente dell’incredibile e che si trascina dall’estate scorsa, quando quei cinque mega mangiarifiuti sono stati posizionati sulle Riviere, a piazza Risorgimento, in via del Faro e in via Matteotti per risolvere, una volte per tutte, il problema della raccolta differenziata in centro. Risolto il problema dei collegamenti elettrici – sembra che siano stati installati dei pannelli solari – evidentemente non hanno fatto ancora in tempo a dividere le isole a scompartimenti. Tantomeno a gestire l’anagrafe dei residenti. Forse sono prove tecniche di funzionamento. O forse siamo solo in una città dove tutto viene gestito improvvisando.