Avevano trasformato un piccolo magazzino sul retro del bar in un laboratorio dove venivano confezionate le dosi di cocaina e hascisc da spacciare. A condurre l’attività illecita un romano di 39 anni che gestiva il bar sul litorale di Tor San Lorenzo ad Ardea con la complicità di due dipendenti: un ventinovenne originario di Napoli e una donna di 38 anni residente ad Ardea. I tre sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato di polizia di Anzio, coordinati dal dirigente Antongiulio Cassandra, con l’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti. “Le indagini – spiegano dal Commissariato – ci hanno consentito che l’attività del bar veniva usata solo come copertura per l’attività di spaccio certo più redditizia”. Il bar di Tor San Lorenzo era infatti diventato una centrale di spaccio del litorale alla quale si rifornivano anche consumatori di droga Anzio e Nettuno. Da giorni la polizia teneva sotto controllo il locale dove era stato registrato un viavai sospetto di persone, molte delle quali note per il consumo di stupefacenti; ieri sera è stato deciso il blitz: dopo aver identificando i presenti la polizia ha perquisito il bar e sul retro è stata individuato la stanza che era stata trasformata in laboratorio per il confezionamento delle dosi. Gli agenti hanno infatti sequestrato numerosi dosi di cocaina e hascisc, un bilancino di precisione e un foglio di carta dove erano stati annotati nomi e cifre, evidentemente l’elenco dei consumatori di droga. Altri 30 grammi di cocaina erano nascosti sotto il bancone del bar, mentre 230 grammi di hascisc erano in casa della donna.